lunedì 14 febbraio 2011

"OBAMA SULL'EGITTO HA SBAGLIATO TUTTO", di Souad Sbai

Ieri il capo della Cia annunciava, suscitando un certo clamore nell’opinione pubblica mondiale, che Hosni Mubarak avrebbe rassegnato le dimissioni in serata. Niente di più falso e pericoloso. Solo poche ore dopo, infatti, lo stesso Presidente egiziano replicava che non se ne sarebbe andato prima di Settembre, lasciando i poteri esecutivi in mano a Suleiman.
Al susseguirsi di queste notizie contrastanti l’una con l’altra, ho sgranato gli occhi davanti al crollo di qualsiasi regola di politica internazionale e di rispetto dell’autonomia di un paese, l’Egitto, comunque ancora legittimamente sovrano nel suo territorio. Non finisce qui. Il Presidente Obama, in seguito, annunciava di essere al fianco del popolo egiziano. A quale popolo fa riferimento? Non mi risulta che sia egiziano o che viva da sempre in Egitto. Si sente davvero così vicino ad oltre ottanta milioni di egiziani da permettersi di parlare come un padre protettivo? Direi proprio di no.
C’è da riflettere molto a fondo su come sarebbero potute andare le cose ieri sera. E se gli estremisti infiltrati, fomentati dall’annuncio americano, avessero aizzato il popolo? E se, mi chiedo con una certa preoccupazione, questi avessero deciso, una volta smentite le dimissioni, di far da sé? Non oso pensare al sangue che sarebbe scorso nelle vie del Cairo. Chi si sarebbe preso la responsabilità di tutto questo? Gli americani? Contro cui ormai non ci sono più solamente gli estremisti, ma anche i moderati. O l’Europa? Che è cieca davanti a tutto, anche davanti al fatto che gli Usa stanno liberando una polveriera sulle sponde del Mediterraneo, pronta ad esplodere da un momento all’altro.
A nessuno sfugge la concomitanza degli ingenti sbarchi a Lampedusa di questi giorni, non contando il fatto che altre migliaia di clandestini sono previsti dall’Egitto. Fra i quali non si sa chi potrebbe nascondersi. L’ingerenza americana nella vicenda egiziana è ossessiva, morbosa e palesemente incapace di distinguere le conseguenze dai suoi atti. Mentre non dice una parola sull’arresto di Karroubi, uno dei leader dell’opposizione iraniana, a Teheran. Come può l’amministrazione Obama non calcolare l’instabilità derivante dalla eventuale presa del potere da parte dei Fratelli Musulmani? E come può l’Unione Europea essere muta davanti al pericolo? I musulmani Moderati non staranno a guardare mentre i Fratelli Musulmani si appropriano del potere e di un popolo intero. (Fonte: http://www.loccidentale.it, 11/2)

Nel frattempo Mubarak è andato, come tutto il mondo sa... .

3 commenti:

Mella ha detto...

Come già ha detto qualcuno, resta da vedere se quanto sta accadendo (e quanto, di molto peggio, potrebbe accadere) sia il catastrofico risultato di errori e calcoli sbagliati da parte di Obama, o non invece il brillante frutto di un preciso calcolo finalizzato ad arrivare esattamente a questo.

Alessandra ha detto...

Certamente non solo il catastrofico risultato di errori da parte di Obama. Mubarak governava da 30 anni... .

Mella ha detto...

Sì, ma qui stiamo parlando di Obama e di tutto ciò che ha fatto dal giorno che è stato eletto. Di Obama e della sua politica. Di Obama e delle sue scelte. Di Obama e delle devastanti conseguenze di tutto quello che ha fatto: insipienza o preciso calcolo? Tutto il resto può benissimo essere preso in considerazione, ma in tutt'altro contesto, perché non è di quello che si sta discutendo.