venerdì 30 luglio 2010

IRAN: DIFENDE DONNE E MINORI. IL REGIME GLI ARRESTA DUE PARENTI

Offensiva delle autorità di Teheran contro Mohammed Mostafaei, uno dei più noti difensori dei diritti umani.

MILANO - La moglie e il cognato di Mohammed Mostafaei, uno dei più noti avvocati impegnati nella difesa dei diritti umani in Iran, sono stati arrestati sabato 24 luglio a Teheran e, secondo fonti iraniane, potrebbero trovarsi nel carcere di Evin. Le organizzazioni internazionali per i diritti umani Iran Human Rights e Amnesty International esprimono preoccupazione. Mostafaei, 37 anni, era stato interrogato sabato mattina in un ufficio del procuratore all'interno del carcere di Evin.
AVVOCATO - Mostafaei è l’avvocato di Sakineh Ashtiani, una 43enne iraniana condannata alla lapidazione per presunte relazioni extraconiugali: la sua esecuzione, che lui aveva criticato in interviste ai media stranieri, è stata fermata giorni fa in seguito a forti pressioni internazionali, ma il verdetto non è stato annullato. Negli ultimi anni Mostafaei ha assunto la difesa di 40 minorenni condannati a morte nel suo Paese (sono oggi 130-140 nel braccio della morte secondo stime delle organizzazioni internazionali per i diritti umani). È stato anche l’avvocato di Delara Darabi, impiccata il 1° maggio 2009 per un presunto omicidio commesso a 17 anni, una violazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (ratificata anche dall’Iran) che vieta di infliggere la pena di morte ai minorenni. Qualche giorno fa, Mostafaei aveva inoltre criticato in un’intervista alla rete tedesca Deutsche Welle l’amputazione delle mani di cinque persone condannate per rapina, avvenuta il 22 luglio nel carcere di Hamedan, nell’Iran occidentale. (www.corrieredellasera.it )
ARRESTI - Dopo essere stato interrogato dalle autorità sabato mattina, Mostafaei era tornato nel suo ufficio di Teheran e aveva scritto sul suo blog che era stato interrogato a proposito di un conto in banca da lui aperto in favore dei minorenni nel braccio della morte, ma che non c'era alcuna accusa formale contro di lui. Poche ore dopo, ha ricevuto una telefonata in cui gli veniva chiesto di presentarsi alla prigione di Evin. Ha scritto sul suo blog che avrebbe dovuto presentarsi domenica oppure, forse, l’avrebbero prelevato in ufficio le autorità stesse. Secondo il Committee of Human Rights Reporters, un gruppo di giornalisti e attivisti iraniani, le autorità si sono recate all’ufficio di Mostafaei con un mandato d’arresto ma non hanno trovato l'avvocato. Alle 11 di sera, hanno arrestato sua moglie Fereshteh Halimi e suo cognato Farhad Halimi, che erano andati a prendere la sua auto davanti all’ufficio.
ALLARME - «Mostafaei è uno dei pochi avvocati in Iran che difendono i minorenni e le donne come Ashtiani, in maniera del tutto legale», spiega Mahmmod Amiry-Moghaddam di Iran Human Rights, organizzazione per i diritti umani con sede a Oslo che domenica ha lanciato l'allarme sull'arresto. «Non è coinvolto in alcuna attività politica. È molto preoccupante se viene intimidito per aver svolto il proprio lavoro. Lo è per lui e anche per gli altri avvocati. Spero che la comunità internazionale esprima la propria preoccupazione e segua il modo in cui Mostafaei viene trattato». Mostafaei era stato detenuto a Evin l'anno scorso dal 25 giugno al 1° luglio con l'accusa di «complotto» e «propaganda contro lo Stato». Era stato rilasciato su cauzione.

Nessun commento: