mercoledì 13 gennaio 2010

"ZINAT KARZAI" di Ivano Pasqualino


KABUL – Ricordate le principesse imprigionate nelle torri dei castelli? Nascoste dietro sbarre di ferro, protette dalla solita parola d’ordine segreta e da un drago che sputava fuoco. All’ombra del XXI secolo tutto cià sembra fantasia. Ma non è così. Esiste una principessa che ha passato tanti anni all’ombra del suo principe, oggi diventato il “re” dell’Afghanistan chiamato Hamid Karzai. Una principessa diventata regina nel 1999 con un matrimonio combinato: lo sposo Karzai è infatti un suo lontano parente. La moglie del re risponde al nome di Zinat Karzai, è una ginecologa di 39 anni che ha lavorato in Pakistan tra i profughi durante il regime talebano. La regina inoltre ha già regalato al marito un figlio di due anni. Eppure pochi conoscono la sua storia.
Nascosta – Siamo abituati a vedere le regine vestite di diamanti e abiti di gala. Per Zinat la questione è differente. Si fa fatica persino a vederla questa donna. Molti dubitavano addirittura che Karzai fosse realmente sposato, talmente poche sono le apparizioni in pubblico di Zinat. Un articolo firmato da Viviana Mazza su Sette racconta: «Un’attivista che la conosce bene ha detto alla Bbc che la first lady le avrebbe confessato: “Non posso uscire senza permesso, a mio marito non piace”». Parole che forse suoneranno strane, soprattutto se si considera che Karzai è l’uomo su cui l’Occidente punta dal 2001 per “liberare” le donne in Afghanistan portando la democrazia. E se si prova a interrogare la regina fantasma sull’argomento, lei risponderà che la loro «è una cultura conservatrice, non possiamo esagerare o offenderemo la gente». Eppure Zinat domenica 8 marzo ha preso parte alla cerimonia International Women’s Day 2009, proprio a Kabul.
Cucina –A Zinat piace distrarsi leggendo tomi di medicina. O inventando in cucina: qui infatti i ruoli sono invertiti. Lì è la regina fantasma che comanda, anche perché “passa” molto del suo tempo in casa. «Mi ha fatto giurare che non preparerò più di due portate a cena. Se ne cucino tre si arrabbia e non mangia: sono troppe col Paese in questo stato», confida Zinat. E se le cucinasse lui le portate? (Fonte: http://www.lafinestrasulfronte.wordpress.com/ , 29/11/2009)

9 commenti:

Ivano Pasqualino ha detto...

Ciao Alessandra! Sono l'autore del pezzo. Grazie per averlo postato sul tuo blog.

P.S. oltre a citare la fonte, sarebbe necessario riportare anche la firma.

Continua così,

Ivano Pasqualino

Alessandra ha detto...

Ciao Invano! Provvedo subito! Cercavo proprio un pezzo su Zinat Karzai, non riuscendo a trovare su Internet quello di "Sette", Ma quanto è veloce il web? Pubblico un pezzo e non molto tempo dopo mi arriva sul blog l'autore, il promotore di un'iniziativa ecc! :-)

Ivano Pasqualino ha detto...

è in assoluto il mezzo più veloce e, proprio per questo, il più libero e affascinante...comunque nel commento hai scritto "Invano" :D

Alessandra ha detto...

Sono un disastro!!! :-)

Anonimo ha detto...

I miei complimenti all'autore del pezzo molto molto interessante.


lorena

Ivano Pasqualino ha detto...

Grazie mille Lorena, e ringrazio anche Alessandra! La difesa dei diritti delle donne è un tema che mi sta molto a cuore.

Potete leggere altri miei articoli a questo indirizzo http://lafinestrasulfronte.wordpress.com/

Alessandra ha detto...

Grazie Ivano, ti linko!

Ivano Pasqualino ha detto...

Grazie mille! ;)

In bocca al lupo per il tuo blog!

Alessandra ha detto...

Grazie, Ivano, credo di averne bisogno. Quando vuoi commentare, sei il benvenuto.