sabato 12 dicembre 2009

CASO HAIDAR

Ban si interessa al caso. Segretario generale dell'Onu ha incontrato ministro del Marocco

N. B. LEGGETE L' IMPORTANTE COMMENTO CHIARIFICATORE DI YASSINE BELKASSEM !!!



(ANSA) - NEW YORK, 12 DIC - Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e' intervenuto per risolvere il caso dell'attivista saharawi Aminatu Haidar. Da un mese la donna fa lo sciopero della fame nell'aeroporto spagnolo di Lanzarote, alle Canarie, dopo che le autorita' marocchine le hanno impedito di rientrare in patria. Ban ha incontrato a New York il ministro degli Esteri del Marocco, esprimendo profonda preoccupazione per la salute della Haidar.

E poi guardate questa video intervista alla leader uigura Rabiya Qader, che dice: "E' possibile che il Governo cinese mandi gli uiguri a far parte di Al-Qaeda per rappresentarci come terroristi": http://www.memritv.org/clip/en/2272.htm .

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Caso Aminatou Haidar

Haidar nata nel 1967 a Tata (provincia di Agadir) e non in Sahara Occidentale ex colonia spagnola, territorio marocchino liberato dal Marocco nel 1975, tale regione non è implicata dal Contenzioso del Sahara. Proprio in questa città il suo padre esercitava come funzionario dello Stato marocchino.

Haidar appartiene ad una famiglia dei partigiani marocchini. Il suo nonno paterno era Caid e il suo padre faceva parte dell'Esercito di resistenza marocchina contro il colonialismo. Il suo nonno materno era Caid a Laayoune e ha presentato diverse volte allégeance al defunto SM Hassan II.

Funzionaria a Boujdour, Haidar ha percepito a questo titolo emolumenti.
Haidar è stata indennizzata due volte dall'IER Istanza Equità e Riconciliazione con un bel 480 000 dirhams vale a 48 000 euro, Haidar ha firmato una dichiarazione in cui riconosce di aver percepito tale somma.

Haidar, come Salem Tamek e Mohamed Daddach, ha profittato della libertà nella nuova era per attivarsi al seno di ONG dei diritti dell'Uomo per la difesa socio-economica della popolazione locale prima di adottare un discorso separatista.

Aminatou Haidar ha ricevuto nell'ottobre 2009 in America un premio grazie a un ufficio di avvocati a Washington in cui gli onori sono stati sistemati dall'Algeria.

Oggi, malgrado i grandi segnali di buona volontà degli spagnoli e marocchini per concedere un nuovo titolo di viaggio o di farla beneficiare di uno statuto di rifugiata, l'interessata persiste nel suo rifiuto di ogni soluzione.

I politici spagnoli hanno la prova della manipolazione dell'attivista da parti terzi, il Ministro degli Affari Esteri Moratinos (PSOE) ha indicato il 30 novembre 2009 che quelli che consigliano Haidar “la stanno impedendo” di realizzare il suo obbiettivo di ritornare a Laayoune. Il Ministro spagnolo ha annunciato davanti alla Commissione mista del Senato per l'UE di non vedere altre vie d'uscita per Haidar salvo di accettare un nuovo passaporto o il statuto di rifugiata. Idem per il Partito Popolare estima che “l'Entourage de Haidar vuole che la sua situazione si prolunga”.

In una intervista rilasciata il 20 novembre al quotidiano de Vigo (regione Galizia), Aminatou Haidar riconosce la propria implicazione dell'inizio dell'intifada e si solleva contro “l'inazione” dell'ONU, questo accade nel momento in cui il Marocco, Algeria e il FP sono impegnati in un processo di risoluzione di questa questione sotto l'egida dell'ONU.

Il polvere bianco spedito al Consolato Generale del Marocco a Las Palmas porta la firma dell'ETA, prove di collusione con i separatisti baschi.

Infine, la foto d'Aminatou Haïdar con l'ambasciatore algerino Baali e accorando la bandiera nazionale algerina testimonia lo strumentalizzazione di Algeri della questione del Sahara per indebolire il Marocco. La sicurezza militare algerina ambiziosa di creare nelle province del Sud del Regno del Marocco un movimento indipendentista sul modello di Herri Batasuna, il braccio politico dell'ETA in cui Haidar e consorti – in cui l'alzata in potenza è mal precipita dal FP – costituivano il nucleo duro .

Yassine Belkassem

Alessandra ha detto...

Oh, sig. Belkassem, la ringrazio tantissimo sia di essere venuto sul mio blog, sia delle informazioni. Ero incerta se pubblicare o no qualcosa su di Aminatou Haidar, però viste le notizie dettagliate che lei mi ha dato, è servito.

Alessandra ha detto...

Vi invito anche a leggere questo, a proposito di Aminatou Haidar e i relativi commenti:

http://www.sder.it/index.php/2009/11/19/sahrawi-mazza-denuncia-il-caso-di-aminatou-haidar/

Anonimo ha detto...

Ciao Alle,l'articolo postato dal Sig.re Yassine è stato preso da un sito che leggo ogni tanto e mi sembra abbastanza di parte : si chiama Bella Ciao.
La verità si dice stà nel mezzo : questo articolo spiega bene la questione Saharaoui anche se la problematica è molto complessa e l'ingerenza Algerina è inequivocabile.
http://www.ilcittadinomb.it/stories/apcom/197224/
inc@

Alessandra ha detto...

E anche le atrocità commesse dal Polisario sono inequivocabili... . Comunque grazie, guarderò.

Ale.

Anonimo ha detto...

Infatti la questione è talmente "macchiavellica" come dice l'articolo che difficilmente riusciranno a trovare una via d'uscita .
inc@