domenica 10 maggio 2009

RANIA RACCONTA LA VISITA DEL PAPA SU TWITTER

Una «cronista» speciale. La regina giordana si iscrive al social network per raccontare il viaggio del Papa con il suo diario.

Anche una regina comunica con Twitter. Non è uno scherzo, ma la scelta fatta da Rania di Giordania, che ha deciso di creare un proprio profilo sul social network del momento per raccontare con gli ormai famosi «messaggi brevi» la visita di Papa Benedetto XVI nel suo Paese ( a destra, l'arrivo del Pontefice
all'areoporto "Qeen Alia" di Amman, accolto dalla regina Rania e da re Abdallah II, ndr). Vi informiamo che la regina Rania è su Twitter per tenervi informati in occasione della visita del papa in Giordania» ha comunicato l'ufficio personale della regina. Rania, spiega proprio nella sua pagina i motivi della scelta: «Bisogna prestare ascolto al discorso del Papa. La nostra regione ha molto bisogno di un messaggio di pace». E poi il primo messaggio: «Giornata speciale qui ad Amman: non tutti i giorni il Papa è in visita». Per chi vuole seguire il diario di Rania, la sua pagina è all'indirizzo http://twitter.com/QueenRania . (Fonte: Corsera)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa donna si sta dando da fare, servira` a migliorare la condizione delle donne nei paesi arabi? Grandmere

Alessandra ha detto...

Sinceramente non lo so... . Per esempio Rania e altri membri della famiglia reale hashemita, hanno più volte parlato contro i delitti d'onore, affermando anche che è una pratica anti-islamica. Già con re Hussein e la regina Noor si è cercato di abolire gli artt. 340 del codice penale e 98 del codice penale che concedono le attenuanti ai colpevoli. Rania stessa ha cercato di far passare una mozione in Parlamento per abolirli: niente da fare.
Ricordo una critica alle first ladies arabe mossa dalla dottoressa, scrittrice e femminista egiziana Nawal El-Saadawi: l'avevo postata. Giustamente lei diceva che queste sono "agenti dei mariti", che sono "specchietti per le allodole" per l'Occidente: ma voglio almeno continuare a sperare nella buona fede delle più giovani, tra cui Rania.
Riguardo al Papa, anche lei a suo tempo, aveva dichiarato (non ricordo le parole esatte) che il discorso sull'islam fatto a Ratisbona era una "summa degli stereotipi sull'islam e Abdallah ha dichiarato che "la libertà d'espressione non deve essere presa a pretesto per offendere i fedeli di altre religioni". Insomma, cose che i leader di un Paese davvero moderato, non dovrebbe dire (tanto più che neppure la Giordania brilla per libertà d'espressione!). Però poi Rania aveva precisato che il Papa si era chiarito e che quindi la questione era sostanzialmente chiusa. Poco dopo la lectio magistralis di Bedetto XVI, è stata proprio la Giordania ad invitarlo.

Alessandra ha detto...

Altra cosa: il rischio che la questione israelo-palestinese venga usata spudoratamente come pretesto per non affrontare il problema della giustizia sociale e delle riforme. Succede anche nella "moderata" Giordania? E fino a che punto succede? Chissà!

Stefano. ha detto...

Maumer e sua moglie saranno angosciati dal timore che questa regina sporpi gli autentici valori dell'islam.

Alessandra ha detto...

Tra l'altro lei sostiene, anche su Twitter", che tutti i tre i profeti siano portatori di pace, amore e tolleranza... Eppure c'è chi non la ritiene una "vera musulmana". Ho visto su MEMRI che Al Qaradhawi ha attaccato la Giordania, i reali per aver ospitato il Papa... .