mercoledì 1 aprile 2009

L' ONOREVOLE PERSEGUITATA DALLA FATWA


Scorta di polizia per Souad Sbai (Pdl) italo-marocchina nel mirino degli imam.

L’ onorevole del Pdl Souad Sbai, 48 anni, di origine marocchina, è da mesi al centro di una campagna d’odio. Telefonate anonime di minaccia, anche verso la sua famiglia, decine di mail inviate da tutta Italia. Anche da Milano, Bologna, Treviso e Torino, dove le moschee radicali sono numerose ed aggressive. Messaggi a volte firmati o, non raramente, anche anonimi. Il tono, spesso, è quello di una «fatwa», cioè un giudizio, di carattere religioso, che suona anche come una maledizione o una sentenza di morte. Due nordafricani sono stati identificati e denunciati alle procure di Roma e Bologna dopo una lunga serie di avvertimenti intimidatori. E saranno presto processati. Ma non è servito ad allentare la morsa di una crescente ostilità, che affonda le radici negli ambienti islamici più integralisti. Souad, lei ha paura? «Non mi piace questa parola - dice - ma evidentemente è accaduto qualcosa di grave. Io sono di cultura e di credo islamico ma la mia formazione è laica. Quello che molti italiani non sanno è che, nei nostri Paesi d’origine, i moderati come me, cioè persone che vogliono e sanno dialogare con tutti, in nome di un reciproco rispetto, sono la grande maggioranza. I veri estremisti, quelli che si definiscono islamici, sono purtroppo qui, in Italia. Sino ad oggi hanno deciso che non è necessario far scorrere il sangue con gli attentati, esclusivamente per ragioni strategiche. Serve un territorio neutro, per continuare a tessere le loro trame indisturbati. Ma prima o poi questo equilibrio può incrinarsi per un fattore nuovo. E allora ci saranno i morti. Anche italiani».
Parole dure. Ma l’onorevole Sbai continua ogni giorno ad accompagnare a scuola i suoi bambini, ad avere una vita sociale e politica come se niente fosse. Attraverso il suo avvocato di fiducia, Loredana Gemelli (avvocata di Beppe Tempini, il fidanzato di Hina, ndr), s’è costituita parte civile contro Akrane H., residente a Bologna, autore di una serie di messaggi minatori. «Io non posso avere paura di morire ogni giorno, né mi va di farmi passare per una vittima. Lavoro come sempre, per le mie idee, per difendere gli immigrati, le donne e gli uomini, dal pericolo del fondamentalismo». Akrane H. così le scrisse: «... Siete solo moutamalikim e intihazieni (opportunista, ndr), usi gli immigrati per scopo di lucro... tu Souad non sei niente... una donna che cerca di fare carriera sulle donne marocchine, non hai niente a che fare con l’Islam, sai niente del fikh (giurisprudenza religiosa, ndr)... Hai i capelli scoperti davanti ad Allah... la donna che non copre la testa viene moullaka (appesa, ndr) per i capelli... Allah ti punirà per il male che fai alla gente».
Poi: «.... Mi rivolgo ad Allah contro di te, in modo tale che lui, Allah, ti scopra». Infine: «... Tu sei una donna molto cattiva... mettiti a pregare Allah... lascia il lavoro agli uomini... mi hanno parlato molto male di te, allora sei uscita allo scoperto come una “massihia” (cristiana, ndr)».
Affermazione da brividi. In sostanza è l’accusa di apostasia, cioè contro «colui che abbandona la fede islamica, equivale a dire - spiega il suo avvocato - che, in quanto apostata, un soggetto può essere ucciso da qualsiasi altro musulmano». Una condanna a morte. (Fonte: "La Stampa")
Che viene eseguita in una lunga serie di stati islamici. Tra gli altri, Pakistan, Iran, Yemen, Sudan e Mauritania. «L’inesauribile pioggia di “Fatwa” contro Sbai - dice l’avvocato Gemelli - l’hanno trasformata in un obiettivo, in un target. La scorta della polizia? Sarà solo una questione di ore, di giorni. Prima che sia davvero troppo tardi». La giornalista e scrittrice italo-marocchina non è un’apostata. Non ha mai rinnegato la sua religione d’origine: «Sono e resto un’islamica ma penso che tutti possano e debbano professare il loro credo. Cristiani ed ebrei, hindu e buddisti. E’ una semplice questione di libertà personale e religiosa. Ma è poi così difficile da capire? Tutti gli estremisti, tutti i fanatici che mi inviano i loro messaggi di morte, sappiano solo che, se saranno identificati, li denuncerò tutti, uno per uno. Non intendo lasciarmi intimidire da nessuno. Non sono sola, qui in Italia, a combattere questa battaglia. Il messaggio che rischia di passare, grazie ai centri più integralisti, è che tutti i musulmani sono filo terroristi o fanatici religiosi. Non è vero, il processo di integrazione sta procedendo veloce. E a tanti imam, questo non piace».

6 commenti:

CloseTheDoor ha detto...

L'ultimo rigo e' un messaggio di speranza in questo marasma!
Comunque ho fatto una ricerca online e sono molto meravigliata di scoprire che su questa donna non c'e' un solo rigo sui quotidiani nazionali, nemmeno dal Giornale o dal Foglio. Come si spiega?
Ho percorso indietro questo forum trovando l'opinione dell'on. Sbai anche sul provvedimento che obbliga i medici a denunciare i clandestini e di nuovo, una bella sorpresa (anche i vostri commenti sempre pacati e ragionevoli, devo dire che li apprezzo moltissimo!!!)

Ma perche' nel PDL non si alleano Fini, Pisanu e Sbai per condurre una linea comune di fermezza e d'integrazione insieme sugli immigrati???

Ah, gia', c'e' la Lega... e Gentilini che chiede la pulizia etnica per i gay e le "etnie di merda" a Treviso.

Alessandra ha detto...

Close, non compro "Il Foglio" o "Il Giornale": magari prendo articoli su altri blog... .
Quindi non so se non c'è "nemmeno un rigo" su Souad Sbai, ma mi sembra quasi impossibile... .
Sul "Corriere", poi, ho trovato molti articoli su di lei, com'è giusto che sia. Però, dato il suo coraggio, merita di essere decisamente più conosciuta dagli italiani! E' una di cui tutti i musulmani dovrebbero andare fieri e non limitarsi a gridare all'islamofobia, che sono i fanatici ad alimentare, anche lanciando fatwa contro persone come lei. Se le sue battaglie sono giuste, sono giuste, indipendentemente dal colore politico che uno possa avere. Ci sono arrivata anche grazie a Souad Sbai "del Pdl".
So che è molto delusa e arrabbiata con le femministe di sinistra, che si fregiano appunto del titolo di "femministe", ma poi, accecate dal multiculturalismo, buonismo, politicamente corretto e soprattutto ISLAMICAMENTE CORRETTO e relativismo, hanno paura di denunciare le violenze che subiscono nel nostro Paese le donne arabe e musulmane. Allora che femministe sono?! Pensano più alla politica che alla libertà delle donne alla parità, che è un valore universale!
Non so se Pisanu (chi l'ha più visto?) e nemmeno Fini, siano abbastanza fermi sull'integrazione degli immigrati, in particolare delle immigrate.
Che io sappia, lo "sceriffo" Gentilini sta cercando, al di là delle sue sparate che non avevo presente, di dare a Treviso un po' d'ordine, diciamo.

CloseTheDoor ha detto...

Guarda Alessandra, io sono veneta e posso dirti che a Treviso si respira aria *pesante*. Gentilini da sindaco si e' fatto rispettare perche' andava alle 6 del mattino a mettere il fiato sul collo agli operai che dovevano fare dei lavori. Ma si e' permesso di dire delle cose per cui dei miei amici gay trevigiani mi dicono che il clima e' così peggiorato che se gia' prima si muovevano con discrezione, adesso praticamente fanno tutti finta di essere etero. Il clima omofobico si vede per esempio dalle recenti aggressioni in zona. Come figura istituzionale ritengo Gentilini moralmente responsabile, perche' non ci si puo' permettere di parlare di pulizia etnica per NESSUNO.

Qualcuno e' veramente convinto che in Italia essere gay e' una scelta rispettata? Per me, al di la' dei proclami di facciata, non e' assolutamente vero: Gentilini dice quello che pensano tanti, altrimenti non sarebbe così popolare.

Alessandra ha detto...

Quindi il problema non è solo Gentilini, se è un pensiero condiviso... .

Annamaria ha detto...

Non la fermeranno, per fortuna.
Le accuse lanciatele sono gravi e, certo, fanno pensare, ma non è stata emanata nessuna fatwa vera e propria.
Cmq se posso permettermi una considerazione, uno dei problemi, ancora poco percepito come tale, è la conversione di tanti, troppi italiani che diventano, già dopo un'ora che hanno recitato la professione di fede, degli integralisti da paura! Fermiamoli, facciamo qualcosa!
Inoltre,non è tanto la crescente presenza islamica non moderata nel nostro Paese, ma la fatica che lo stesso fa per arginare i problemi.
Ma è possibile che alcuni si preoccupino di non urtare la sensibilità di questi immigrati andando contro la nostra stessa cultura e le radici in cui essa stessa affonda? Religiose o sociali che siano!!Io sono stravolta!Si parla di pulizia etnica, ma non di blocco ai clandestini e regolare espulsione di chi delinque; di integrazione creando moschee, ma togliendo anche crocifissi e presepi; di rispetto per le culture altre, giustificando le MGF; di accettare scuole "altre" perchè le nostre sono "contaminate"...no, dico, scherziamo?
Loro non devono certo occidentalizzarsi, ma solo rispettare il Paese dove hanno scelto di vivere, senza se e senza ma;però noi non dobbiamo spersonalizzarci. Anche perchè non va dimenticato che certe reazioni sono date da una profonda ignoranza della propria cultura religiosa e da idee estreme (parlo di cose anche banali)che nascono dal concetto di haram che applicano a tutto ciò che non è nel loro campo visivo!
In un forum (chissà quale?!?!)una tipa convertita era tutta gasata perchè era stata in Marocco 14 giorni e non le sembrava vero di alzarsi con l'adhan del muezzin...era commossa e turbata dal fatto che nel suo piccolo paesello non c'era la moschea, quindi, era PRIVATA di questo diritto...chi ha vissuto in paesi arabi sa bene che non suonano le campane. E allora? Fai come se suonassero, vai a messa E TI VIVI LA TUA RELIGIOSITA ANCHE IN CASA SE TI VA!Mica qualche occidentale si è mai lamentato per questo?!?
Mio mrito è stato "ripreso" perchè con me, ieri, ha seguito un corteo funebre!
Scusate lo sfogo, ma siamo al paradosso!
Accetto commenti, grazie.

Alessandra ha detto...

Le accuse lanciatele sono gravi e, certo, fanno pensare, ma non è stata emanata nessuna fatwa vera e propria.

Il fatto è proprio questo: in pratica è stata emanata sì, una fatwa, visto che le hanno dato dell'apostata e perciò l'hanno minacciata di morte!
Concordo assolutamente su convertiti.
Sono sconcertata per quello che mi hai detto della gente che ha "ripreso" tuo marito: "ripreso"... In che modo? Non vi curate di lor... .