venerdì 3 aprile 2009

CONTRIBUIAMO A TENERE ACCESA LA LUCE DELLA SPERANZA: FIRMIAMO L' APPELLO PER SALVARE ROXANA


So che queste petizioni servono a poco. Ma proprio non ci riesco a passare oltre, senza nemmeno provare ad aiutare chi in questo momento è vittima di un regime spietato come quello iraniano.Quindi, eccomi qui a chiedervi di firmare la petizione in favore della giornalista iranoamericana, Roxanna Saberi 31 anni, a quanto pare colpevole solo di aver acquistato una bottiglia di vino in un market di Teheran, città dove vige l’obbligo religioso di restare astemi. Era l'11 febbraio quando Roxanna è stata vista libera per l'ultima volta, dopo di che solo una telefonata ai genitori:"Non vi preoccupate, ne esco presto”. Da quel giorno è sparita, rinchiusa in una cella del braccio 209 del carcere di Evin, il più terribile della città. Dalle sue finestre a sbarre si può vedere l'area speciale dove ancora, nel 2009, uomini e donne vengono seppelliti fino al collo e poi presi a sassate finché non muoiono, come prevede la legge di Allah. Roxanna é la corrispondente per la rete radiofonica NPR e molte altre testate giornalistiche americane. Era arrivata a Tehran dagli Stati Uniti sette anni fa. Mezza americana e mezza iraniana, è una giornalista conosciuta e apprezzata.Non è la prima volta che il Regime incarcera irano-americani senza motivo: nel 2007 vennero rinchiusi in quattro, tra cui il professor Haleh Esfandiari. Invece Zahra Kazemi, una giornalista iraniana canadese, venne picchiata e torturata in quel carcere nel 2003: morì all'ospedale Baghiatollah di Teheran. Era stata imprigionata per aver fotografato le famiglie dei detenuti davanti alla prigione di Evin. Pochi giorni fa, poi, è morto lì, anche il blogger Mir Sayyaf, arrestato per aver oltraggiato Khamenei. Secondo le testimonianze dei compagni di cella del blogger, di cui è pervenuta una foto del cadavere pieno di lividi e tumefazioni e rotture delle scatola cranica, quando Mir Sayyaf è stato portato nella clinica del carcere di Evin era fisicamente debole ma esteticamente sano e integro. Da quel momento in poi il blogger è stato torturato e ucciso a calci e pugni. So che le petizioni difficilmente salvano la vita a questi poverini, ma almeno la loro morte non cade nel più assoluto silenzio e uno spiraglio di luce rompe il buio disperato di chi vive oppresso da regimi terribili.
Contribuiamo a tenere accesa quella luce. Firmiamo.Sul sito di Iran democratico c'è anche una lettera da mandare al Ministro Frattini per sensibilizzare le istituzioni sulla sorte dei detenuti politici in Iran. Fonte: Orpheus, 2/4)
E ancora a proposito di Iran: Donne in fuga dall'Iran .
E poi Le vite blindate in Italia di chi ha sfidato i fondamentalisti Orpheus. Considerazione di una pseudofemminista Non ci credo. «Donne e sport? Sì, ma solo per le non vergini» su UnpoliticallyCorrect . Per finire Delitto d'onore. Molto più di un affare di famiglia .

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