mercoledì 18 febbraio 2009

IRAN: S. VALENTINO NEL PAESE DEI MULLAH. IL GIORNO DELLA PROTESTA

Ieri è stata la festa di S.Valentino, il giorno dedicato agli innamorati. Se in occidente questa ricorrenza è ormai diventata una cosa normale, così non è in paesi come l'Iran dove moltissimi matrimoni vengono decisi dalle famiglie quando ancora le bambine sono piccolissime se non nella pancia. Niente amore quindi. Ma le cose quest'anno sono andate diversamente. Le rigide regole imposte dai Mullah, dicono che una donna non sposata non può prendere la mano del proprio amato in quanto solo dopo il matrimonio si può avere un “contatto fisico”. Ma quest'anno la cosa è andata diversamente e durante la giornata di ieri, seguendo un silenzioso tam tam, molte coppie di giovani innamorati sono andate in giro per Teheran mano nella mano sorprendendo la polizia morale. Già da diversi anni la festa di S.Valentino è diventata in Iran il “giorno della protesta”, quel giorno cioè in cui le ragazze “promesse” spesso a uomini che nemmeno conoscono, dimostrano il loro “vero amore” verso i ragazzi scelti da loro. (Fonte: "Secondo Protocollo", 15/2)

E a Dubai, che sembra così libera, proiettata verso la modernità: divieto di un libro con un personaggio gay, una donna britannica condannata alla prigione per adulterio perchè il marito vuole sottrarle i suoi due bambini naturalmente la tennista israeliana a cui viene negato di giocare: link.
Per questo motivo le autorità hanno espressamente vietato di nominare le parole “valentine” e “love”, adducendo come scusa che non sono parole della tradizione iraniana. Ieri però è andata diversamente e oltre a molte coppie mano nella mano a Teheran si sono visti molti cartelli con scritte le parole vietate. Una sfida alle autorità, quella portata dai giovani iraniani, che al momento non ha visto atti repressivi da parte della polizia morale ma che nei prossimi giorni, quando il sipario sarà calato, potrebbe portare nefaste conseguenze per quei giovani che l'hanno messa in pratica. Infatti la terribile polizia dei Mullah ha provveduto a fotografare tutti senza tralasciare nessuno, comprese quelle coppie che, sempre mano nella mano, entravano nei pochi negozi “di lusso” presenti nella capitale iraniana per comprarsi un regalo come dimostrazione di amore. Per noi la festa di S.Valentino è ormai diventato quasi un giorno come un altro, con poco valore morale, in Iran il 14 febbraio è il giorno dell'amore e quindi della protesta, perché l'amore nel Paese dei Mullah è un reato grave.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che tristezza :(

Anonimo ha detto...

E dire che non voleva essere un post particolarmente triste: almeno la popolazione reagisce! In certi Paesi S. Valentino ha più valore che in altri.