giovedì 13 novembre 2008

EDUCARE I BAMBINI ISLAMICAMENTE

(…) 'Giocate al Jihad', fate un fantoccio nemico con un sacco da colpire, spiegando ai bambini che si tratta di chi ha attaccato i Musulmani, e insegnando loro che è dovere di ogni Musulmano venire in soccorso dei propri fratelli oppressi. (…) Un gioco adatto ai bambini è il tiro al bersaglio con pistole giocattolo. Rendete loro molto chiaro QUALE sia il bersaglio. Si possono fare giochi militari in maniera divertente, tipo 'percorsi di guerra' e simili.
Interessate i vostri bambini al Jihad navigando con loro su Internet su siti islamici o comprando qualcuna delle riviste militari che si trovano anche in edicola (con fotografie di carri armati, aerei ecc. di cui potrete anche comprare loro i modellini). Mostrate loro le fotografie dei Mujahidin, raccontate la loro storia e incoraggiateli a voler diventare, da grandi, coraggiosi come loro.
Non sottovalutate l'effetto duraturo che queste cose possono avere su di loro: fin da piccoli capiranno che questi Mujahidin stanno difendendo la Ummah Musulmana e li ameranno. Una madre conosce meglio di chiunque altro i propri figli e può incoraggiarli nel modo migliore verso i vari aspetti del Jihad.
Leggete libri come quelli dello Shahid shaykh 'Abdullah Azzam (r), o di altri Sapienti che spieghino l''Aqidah e il Fiqh del Jihad. Sappiate come rispondere alle obiezioni e alla propaganda di coloro che cercano di eliminare il Jihad (o Qital) dall'Islam, o di cambiarne la natura, apportando interpretazioni nuove ed annacquate della parola JIHAD. Le sorelle devono ricevere un'educazione relativa al significato del Jihad, e trasmettere ad altri queste informazioni. Allah l'Altissimo ha comandato ai Musulmani di impegnarsi nel Jihad con se stessi e con le proprie ricchezze. Le sorelle possono aiutare organizzando incontri per raccogliere fondi. (Tratto minbar)

Umm Usama, l’autrice di questa traduzione, è la convertita Barbara Farina che si presenta in rete con decine di blog (in italiano e in francese) e diversi pseudonimi. Nulla di nuovo, conoscendo la tipa – «Io mi chiamo Aisha Farina e mi sono convertita all’islam otto anni e mezzo fa, dopo aver studiato arabo all’Ateneo di Milano. Io sono di Milano. La mia famiglia d’origine vive a Milano. Un giorno Roma verrà aperta all’islam, e in parte del resto s’è già aperta. Perché noi mussulmani siamo tanti. Migliaia di migliaia, tanti. Ma non dovete spaventarvi. Questo non significa che noi vogliamo conquistarvi con gli eserciti, con le armi. Può darsi che tutti gli italiani finiscano col convertirsi e comunque vi conquisteremo pacificamente. Perché ad ogni generazione noi raddoppiamo o di più. Voi invece vi dimezzate. Siete in crescita zero»- e relativo consorte (l' ex sedicente imam di Carmagnola, apologeta del terrorismo che vantava la sua amicizia con Bin-Laden, ndr). C’è da considerare che i suoi blog, forum e siti sono linkati da tutti i convertiti italiani, in particolare dalle convertite, e che le sue traduzioni - dal jihad alla sottomissione della donna e all’odio verso i “miscredenti” o l'Occidente- vengono divulgate nei loro spazi virtuali. Convertiti italiani che, intervistati, dicono: «l’islam è pace, amore, rispetto, tolleranza. L’islam ripudia la violenza. Gli italiani sono razzisti e islamofobi. Se determinati crimini e comportamenti vengono associati all’islam è colpa dei media e di Magdi Allam. Jihad significa sforzo interiore e non guerra santa», eccetera. ("Unpoliticallycorrect")

12 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ma non dovete spaventarvi. Questo non significa che noi vogliamo conquistarvi con gli eserciti, con le armi. Può darsi che tutti gli italiani finiscano col convertirsi e comunque vi conquisteremo pacificamente."

Domanda:Se non abbiamo tanto voglia di convertirci con quale metodo ci (o piuttosto vorrebbero) conquistarci?

Io la "farina" ne farei un bell'impasto e la metterei in forno a 300 gradi...opsss, battutaccia.

Anonimo ha detto...

"Conquistarci pacificamente poi...": TROPPA GRAZIA! Già il termine "conquistare" indica un'intenzione bellicosa.
Tranquillo, per la battuta! :)

Anonimo ha detto...

Jihad (ǧihād جهاد) è una parola araba che deriva dalla radice <"ǧ-h-d> che significa "esercitare il massimo sforzo" o "combattere". La parola connota un ampio spettro di significati. Usata nel Corano per definire principalmente la lotta interiore spirituale al fine di attingere una perfetta fede, essa viene comunemente confusa con la guerra santa. In quanto termine istituzionale si raccomanda di conservare il genere maschile, originario arabo (il jihād), anche alla luce del suo primario significato letterale di "sforzo" o "impegno". Ciò consentirà inoltre di rendere invece femminile la parola (la jihād) quando si voglia parlare di un'organizzazione militante, tradizionalista o terrorista che faccia uso appropriato o strumentale di questo termine, intendendolo chiaramente come "guerra santa".
Anch'io cerco la mia Jihad.

Anonimo ha detto...

Sono estremisti e terroristi per primi a "confondere" il termine jihad con "guerra santa" o a prediligere questo significato del termine. Barbara Aisha Farina stessa dimostra che la jihad può effettivamente essere non armata, ma NON PER QUESTO meno pericolosa, visto che lo scopo è sempre lo stesso: CONQUISTARE L'OCCIDENTE NON MUSULMANO O COMUNQUE I NON MUSULMANI!
Il jihad può essere, che so, il digiuno, il pellegrinaggio alla Mecca... ma purtroppo i fanatici ci mostrano GLI ALTRI!

Anonimo ha detto...

Non credo che un' ideologia tanto estremista da educare i propri figli all' odio, possa mai avere pacificamente successo in occidente. Fortse si dovrebbe ricorrere ai mezzi (che non definirei pacifici) usati nel medioevo sia dai cristiani che dai musulmani.Grandmere

Anonimo ha detto...

C'è troppa gente che resta ignorante nella religione islamica e della religione islamica. E soprattutto ci sono troppi cattivi maestri che vogliono lasciare i fedeli nell'ignoranza. Le interpretazioni false sul significato di jihad lo mostrano.

Anonimo ha detto...

Neanch'io credo possa avere successo. A MAGGIOR RAGIONE lasciamo i mezzi usati nel Medioevo al Mediovevo.

Noi possiamo fare informazione, poi c'è chi fa le guerre contro il terrorismo, ma cosa che, trattandosi di guerra, dovrebbe essere L'ULTIMA OPZIONE POSSIBILE.

Anonimo ha detto...

I non musulmani potrebbero informarsi sulla religione islamica, ma se i musulmani PER PRIMI applicano la loro religione in questo modo, pur essendo MUSULMANI, non ci si può più di tanto lagnare con i non musulmani se pensano male dell'islam... .

Anonimo ha detto...

"A MAGGIOR RAGIONE lasciamo i mezzi usati nel Medioevo al Mediovevo."

Quali sarebbero secondo te Aless,i mezzi da usare oggi??

Sai benissimo che se questi vengono repressi con le leggi e con meno tolleranza ci faranno ancor di più la "guerra",anzi direi che sarebbe peggio.Allora,quale soluzione?? ne hai una personalmente?? Io per quanto ragionevole possa essere non ne ho se non quella della tolleranza zero per quelli duri del comprendonio e puri nella fede e anche per quelli meno duri ma che delinquono e rompono i c..... con la loro religione.

Anonimo ha detto...

Sai benissimo che se questi vengono repressi con le leggi e con meno tolleranza ci faranno ancor di più la "guerra".

Per esempio la certezza della pena può essere UNA soluzione.

Anonimo ha detto...

Preparati,più tardi posteró una notizia.... "ACIDA"

Anonimo ha detto...

In che senso "acida"?