giovedì 31 luglio 2008

PERICOLO NOOR, LA SOAP EMANCIPATA

I predicatori musulmani più conservatori gridano allo scandalo. Si sentono minacciati da un programma tv. E' la soap opera Noor, che mette in video le vicende di una giovane stilista di moda musulmana, ambiziosa e emancipata, e quelle di suo marito Mohannad. A far paura ai fondamentalsti sono i valori di parità, diritti, amore e indipendenza femminile che emergono dal serial.
Come già capitato altre volte in paesi in cui le libertà civili non vengono sempre rispettati, una soap opera porta una ventata di cambiamento. Questa volta è toccato a Noor, serial turco da esportazione diventato un fenomeno mediatico e sociale in tutto il Mediorente, dove viene trasmesso dal canale satellitare saudita Mbc. Protagonisti di questa soap sono Noor e suo marito Mohanned, interpretati dagli attori Songul Oden e Kivanc Tatlitung. La vera star è il giovane Tatlitung, ex giocatore di basket dagli occhi azzurri e vincitore nel 2002 del premio "miglior modello del mondo". E' lui a tenere incollate agli schermi le donne arabe da quattro mesi, da quando la serie va in onda. In Arabia Saudita, l'unico paese dove si monitora lo share, ogni giorno la guardano 4 milioni di persone su 28 milioni di abitanti. (Fonte: "Liberali per Israele")
Un fenomeno che inizia ad avere le prime ricadute sociali: negli ospedali dell'area mediorientale si registra un aumento di bambini chiamati Noor e Mohanned. La lussuosa villa a Istanbul dove è stata girata la soap è diventata una meta turistica per gli arabi. Sul quotidiano Al Riad, una vignetta di recente è stata pubblicata una vignetta in cui un uomo bruttino entra dal chirurgo plastico con una foto di Kivanc Tatlitug. A Ramallah i negozi di vestiti vendono magliette con le foto dei protagonisti. Proprio la rapida e straordinaria diffusione della soap, considerata troppo aperta e non in linea con i principi della dottrina islamica, ha messo in allarme i rappresentanti religiosi.Noor e Mohanned, infatti, sono insieme per un matrimonio combinato, ma sono amanti innamorati e moderni. Osservano il digiuno nel mese di Ramadan, ma Mohanned ha un figlio da una compagna precedente e sostiene la moglie nel suo percorso verso l'indipendenza. Inoltre, sulla loro tavola non manca mai un bicchiere di vino.
Ma a preoccupare di più sono le allusioni sessuali e l'aborto compiuto da una cugina in una puntata. Qualche scena è stata censurata, ma non è sufficiente. "Questa serie tv contrasta con la nostra religione, i nostri valori e le nostre tradizioni" tuona Hamed Bitawi, parlamentare del movimento estremista palestinese Hamas e predicatore a Nablus, in Cisgiordania. Intanto le fan non fanno mistero di ispirarsi alla serie. "Ho detto a mio marito 'impara da Mohanned, come la tratta, come la ama'" dice Heba Hamden e giura che Noor le ha dato l'idea di uscire di casa e cercare un lavoro. L'ultima puntata della serie verrà trasmessa il 30 agosto, prima dell'inizio del Ramadan.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

LA SERIE NOOR PER ADESEMPIO HA ME RAGAZZINA PIACE TANTISSSSSSIMO E NON MI PERDO UNA PUNTATA MI PIACE ANCHE PERCHE E UNA STORIA VERA .

Anonimo ha detto...

Ciao, scusa, ma non ti ho vista prima! Da dove scrivi? Firmati, please!:-)