sabato 28 giugno 2008

DAL FOCUS DEL "CORRIERE" "BAGDAD, LA SVOLTA": LE PARRUCCHIERE RIAPRONO, I FIDANZATI SI TENGONO PER MANO, MA I CELLULARI "AUMENTANO" I DELITTI D'ONORE

A Baghdad sono tornate le parrucchiere. E non è cosa da poco. Zeinab Hussein, 45 anni, sciita, ha riaperto il suo salone in Mutanabi Street da qualche mese. L'aveva chiuso nel 2005: "I miliziani dell'Esercito del Mahdi mi avevano avvertito che era meglio se lasciavo perdere. Le mie due lavoranti abitavano una a Dora l'altra ad Amairiya (quartieri controllati da Al Qaeda, ndr)e non potevano muoversi". Oggi la gente ha ripreso ad andare con i mini-bus da una parte all'altra della città, dall'Ovest a maggioranza sunnita all'Est sciita. Hanno riaperto al traffico ponti rimasti a lungo of limits (come quello tra Adamiya e Khadamiya, teatro di una strage dove morirono centinaia di persone durante una processione). Zeinab siede nel suo negozio deserto, lo hijab nero sul capo fa un curioso contrasto con le acconciature "ardite" che tappezzano le pareti. "Adesso fa molto caldo, ma più tardi veranno le clienti: una volta chiudevo alle 2, ora la gente non ha più paura di restare in giro fino a sera". E le donne si truccano: "E'tornata un po' di voglia di vivere". I parrucchieri (per uomo e donna) erano una delle categorie più minacciate dalla violenza settaria. Decine di barbieri sono stati uccisi in tutto l'Iraq perchè "osavano" fare il loro lavoro (per gli emiri di Al Qaeda tagliarsi la barba è peccato). Stessa sorte alle parrucchiere che non ubbidivano agli ordini di chiusura.
Alcune sono entrate "in clandestinità", ricevendo le clienti a casa, con le tende tirate.
Zeinab ricorda una collega, Rana, ammazzata sulla porta di casa. Poco più di un anno fa l'Iraq era anche questo: si poteva morire per delle mèches o una permanente. Per le prime settimane Zeinab ha chiesto al marito, che ha un posto al ministero dei Trasporti, di prendere un po' di ferie e fare la guardia al negozio, seduto fuori dalla porta. Adesso non è più necessario: "C'è la polizia per strada, le milizie sono scomparse". Fa questo lavoro dai primi anni '90. Ha aperto il salone nel 2002. Ha un sogno: comprarsi una casa.

BASSORA - All'Istituto di Belle Arti Mohammed gira mano nella mano con la fidanzata Sabreen. "Prima non avrei potuto nemmeno starle accanto" (dice). "Prima" i miliziani (Esercito del Mahdi, partito della Virtù etc)punivano severamente chi non rispettava una rigida interpretazione dell'islam (donne uccise perchè non portavano il velo). I partiti a cui queste milizie fanno riferimento sono ancora al potere. Via i soldati torneranno le ronde? "E' la nostra paura - dice Mohammed stringendo la mano di Sabreen - godiamo questa libertà finchè dura".

Cellulari - Su 28 milioni di iracheni, 12 milioni di cellulari. Erano un milione 4 anni fa, quando anche la guerriglia e Al-Qaeda li utilizzava per propaganda (immagini di decapitazioni). Il filmato dell'impiccagione di Saddam a fine 2007 è stato fatto con un cellulare. Oggi i telefonini costituiscono un'arma terribile contro le donne che vengono ammazzate nei cosiddetti "delitti d'onore", anche nelle più pacifiche province curde del nord (40 vittime al mese nel 2007). Donne "accusate" di tradimento e uccise dal marito o dai familiari: nella metà dei casi le "prove" sono immagini realizzate con il telefonino dai partner che poi le passano agli amici in una catena che le rende di dominio pubblico.

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